L’entrata di nuove imprese nel mercato del trasporto aereo è stata storicamente ostacolata da forti “sbarramenti", dovuti sia all’esigenza di dover disporre di ingenti capitali sia alla forte concorrenza esistente sulla disponibilità di linee di traffico. Secondo i dati pubblicati a fine marzo dalla Iata, la pandemia ha probabilmente creato condizioni più favorevoli per la nascita di nuove compagnie, in particolare grazie vivace mercato degli aerei di seconda mano che ha reso più economico l’affitto di velivoli.
Un ruolo attrattivo hanno anche svolto i rendimenti record assicurati dal trasporto cargo. A ciò si è aggiunta, creando uno scenario imprenditoriale in evoluzione, la forte domanda di voli internazionali a lungo raggio come conseguenza della crisi globale sanitaria.
Secondo i dati Iata, nel 2021, con il rallentamento della pandemia, si sono create nuove opportunità per le compagnie aeree, infatti nell’anno sono nate almeno 57 nuove compagnie, con una crescita del 36% rispetto al 2019, che è stato l’anno peggiore. Tra queste nuove società ve ne sono state 12 dedicate al trasporto cargo, 50% in più sul 2019. Numero che senza l’accesso degli operatori storici del trasporto merci agli aerei passeggeri sarebbe stato più alto.
Sempre nel 2021, le aziende del settore chiuse sono scese a 33 e quelle “dormienti" sono tornate a 69, ben al di sotto dei livelli segnati nel 2019. La Iata conclude con una riflessione: “Il numero crescente sia di nuove compagnie sia di quelle ritornate attive, insieme al diminuire del numero delle imprese che chiudono, mostra che l’industria del trasporto aereo rimane attrattiva sia per imprenditori sia per investitori e che sono alte le prospettive per una sua decisa ripresa".