In queste settimane si sta concretizzando un importante progetto pilota di collegamento ferroviario fra l’Ucraina e Interporto Padova per l’importazione di mais. Il servizio è organizzato da LTE Group (www.lte-group.eu) che è subentrato a un’altra impresa ferroviaria che aveva avviato il servizio. È già arrivato al terzo treno proveniente dalla stazione ferroviaria ucraina di Chop, confermando una nuova via di traffico da consolidare alternativa ai flussi che confluivano fino ad oggi dal Mar Nero.
Ogni treno è composto da carri convenzionali per una lunghezza di circa 500m, caricati con particolari “bigbag" contenenti mais. Tale modalità di stoccaggio permette lo scarico del prodotto con carrelli tradizionali senza la necessità di particolari attrezzature dedicate solo alle rinfuse solide in granaglie. Ogni convoglio trasporta 1.200 tonnellate di prodotto.
Ricordiamo che la rete ferroviaria ucraina ha uno scartamento dei binari diverso (più largo) rispetto all’Europa Occidentale in quanto faceva parte del vecchio blocco sovietico. Per questo motivo, ad oggi, è impossibile per i convogli occidentali entrare nelle rete ucraina. La stazione di Chop, situata sul confine con la Slovacchia, deve la sua importanza al fatto che in essa avvengono, oltre ai controlli doganali, le operazioni di cambio carrelli, al fine di permettere la circolazione dei rotabili europei sulla rete ex URSS (con scartamento 1524 mm) e viceversa. L’impianto presenta alcuni binari a doppio scartamento (1435/1524 mm) per permettere l’accesso ai treni europei.
L’amministratore delegato di LTE – Group, Francesco Bacarini, sottolinea il ruolo dell’azienda, con sede in Austria, fortemente specializzata nel mercato dell’Europa Centro Orientale, con le proprie locomotive e vagoni (più di 70 locomotive tra elettriche e diesel e 700 carri, con un volume di più di otto milioni di tonnellate di merci all’anno) e ritiene Padova un punto di riferimento estremamente efficiente e strategico per il sistema logistico ed economico. Il presidente di Interporto Padova SpA, Franco Pasqualetti, esprime grande soddisfazione perché il sistema ferroviario italiano ed europeo ha prontamente individuato in Padova l’hub ideale per rifornire in maniera efficiente le aziende del centro Veneto e ha saputo elaborare un progetto concreto ed efficiente in risposta alle difficoltà geo politiche.