19/12/2022

Ecco cosa hanno detto Salvini e Fontana alla serata del 75° anniversario di Assologistica

Nella suggestiva cornice del Circolo Filologico di Milano si è tenuta nella serata di giovedì 15 dicembre l’appuntamento che ha voluto celebrare un duplice anniversario: il 75esimo anno dalla fondazione di Assologistica e il 18esimo “compleanno" del premio “Il Logistico dell’anno". Nel primo caso si è trattato di ripercorrere la storia dell’evoluzione da quella che era la prima denominazione della struttura, cioè “Associazione Interregionale Magazzini Alta Italia" datata 1947, che solo trent’anni più tardi prenderà la denominazione attuale. Nel secondo si è invece presa coscienza del fatto che ormai gli attestati assegnati annualmente hanno raggiunto “la maggiore età", diventando senza ombra quello che viene considerato il maggiore riconoscimento riservato agli operatori del settore dedicati a chi emerge nel campo logistico per professionalità, lungimiranza e visione dello stato dell’arte passato, attuale e particolarmente attento agli scenari che si prospettano per l’immediato futuro. E per l’occasione non si potevano che ospitare “testimonial" di primaria rilevanza, come il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini e il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, personalità che hanno impreziosito l’evento con due interventi attenti a sottolineare come le istituzioni – nazionali e locali – intendono riservare al settore nel suo complesso.


Matteo Salvini, nel particolare, ha voluto subito dichiarare come il suo ministero intenda porre grandissima importanza allo sviluppo della rete dei trasporti nel nostro Paese “agendo il più in fretta possibile nei riguardi dei collegamenti stradali, ferroviari, portuali e aerei nel loro complesso. Siamo partiti mettendo subito le mani su 117 opere pubbliche commissariate da nord a sud, tutti progetti in fase di stallo trovati al mio insediamento meno di due mesi fa. Poi vogliamo continuare avviando in maniera celere anche tutte le pratiche burocratiche necessarie per identificare quali sono le ulteriori opere che devono essere messe il più in fretta possibile in cantiere per permettere all’Italia di poter emergere a livello europeo e far sì che il nostro Paese si dimostri all’altezza del suo naturale compito di fulcro e snodo per tutto l’ambito logistico del continente. In questi giorni abbiamo affrontato il nodo del codice degli appalti e successivamente metteremo mano anche al codice della strada, la cui ultima estensione risale al 1992". 


il ministro Salvini e il presidente di Assologistica Umberto Ruggerone


Solo per fare degli esempi riferiti a questo auspicabile attivismo, il ministro ha sottolineato come “sia nostro dovere farlo, perché per ogni miliardo di euro impiegato in un’opera pubblica realizzata si creano in media 17mila posti di lavoro, quindi si può ben capire l’esigenza di portarle a termine, in una situazione dove la disoccupazione pesa in modo insopportabile sulle nostre spalle. La logistica è parte fondamentale per il raggiungimento di questo obiettivo". Fra le urgenze da affrontare subito ci sono, solo per citarne alcune, “la galleria del terzo valico (che sarà la più lunga d’Italia), la Tav (dove siamo in fase molto più avanzata di quanto sta facendo la parte francese, ad onta del fatto che molti da noi si erano opposti al suo compimento), la gronda di Genova, la Pedemontana lombarda, la bretella della Val Trompia, i ponti sul Po, la Vigevano-Malpensa, il centro cargo di Montichiari, la bretella di Orio al Serio… E poi ci dedicheremo a quella che ritengo l’opera più importante in assoluto, cioè il ponte di Messina, del quale si vagheggia dal 1969 e che finora è già costato 400 milioni di euro senza che ne venga posata una sola pietra. Noi vogliamo diventi finalmente una realtà e io mi impegno a far partire entro due anni i lavori, cosicché un giorno non più lontano l’opera potrà unire l’Europa dalla Sicilia a Berlino in un’unica asse".


Tono venato dallo stesso spirito ottimistico quello di Attilio Fontana, che ha esordito sottolineando come “sia necessario predisporre una legislazione regionale per regolamentare il settore con norme che diano indicazioni mirate per una migliore distribuzione delle merci sul territorio, oltre che operare attentamente per evitare che la logistica cresca in maniera incontrollata. Del resto, l’evidente sensibilità della nostra amministrazione verso il settore è dimostrata dal master plan di Malpensa che siamo riusciti a portare a termine e che consentirà all’aeroporto di diventare un hub ancor più fondamentale per il trasporto delle merci cargo, a fronte del 70% già attualmente trattate livello nazionale. Naturalmente abbiamo anche lavorato molto per migliorare il trasporto su gomma nel territorio e una particolare attenzione è stata anche riservata nei confronti del trasporto su acqua attraverso la gestione dei porti di Mantova e Cremona, e anche in questo ambito il lavoro da fare è ancora molto". L’auspicio, per l’attuale Presidente della Regione Lombardia, è quello che “se le prossime elezioni regionali ci daranno l’opportunità di poter continuare nella nostra opera saremo in grado di affrontare tutte le complessità di un settore come il vostro, da un paio d’anni in ulteriore grande fermento ed espansione. È il nostro impegno per il futuro e vi assicuro che faremo il possibile per affrontarlo al meglio".


Attilio Fontana


In apertura, il Presidente di Assologistica Umberto Ruggerone aveva dato il via alla kermesse spiegando le ragioni del titolo dell’evento deciso per l’occasione: ‘L’impossibile? Per noi, tutto nella norma’, sottolineando come “proprio questo rappresenti come meglio non si potrebbe il leit motiv dell’operare da parte di tutti gli operatori del settore, cioè quello di riuscire ad affrontare ogni sfida apparentemente irrisolvibile riuscendo comunque a portarla a termine grazie ad un impegno costante ed incredibile". Un’evidenza resa ancor più concreta dalla pandemia, quando in una situazione di grande emergenza “ognuno di noi ha saputo affrontare una situazione mai vissuta prima, portando a termine i propri compiti grazie a una professionalità senza pari, competenza e precisione. Un’accelerazione che normalmente avrebbe impiegato almeno 5 anni, portata a termine invece in soli 20 mesi". Per questo bisogna ringraziare “le 760 mila persone che lavorano nel comparto direttamente, un numero molto più alto se si tiene conto di tutti coloro che agiscono nell’indotto: non sappiamo quanti sono esattamente ma stiamo tentando di venirne a capo, anche per definire esattamente i contorni di un complesso di professionalità che comporta un valore del Pil nazionale in una misura quantificabile fra il 7e il 10% del totale". 


Per l’immediato, ha sottolineato Ruggerone “dobbiamo impegnarci per rendere il nostro settore socialmente sostenibile, e per farlo abbiamo un assoluto bisogno di nuove normative di legge che ci supportino nell’opera di modernizzazione. E lo dobbiamo fare soprattutto per garantire il domani dei nostri giovani, trasformando il sogno di un possibile futuro professionale in solida realtà". 


Tiziano Marelli


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