La commissione Lavori Pubblici del Senato e quelle di Ambiente e Trasporti della Camera hanno espresso il loro parere positivo sullo schema di decreto del presidente del Consiglio (Dpcm) relativo agli interventi infrastrutturali sottoposti a commissariamento. La settimana scorsa, durante un’audizione difronte alle medesime Commissioni, il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili Giovannini aveva ricordato alle commissioni la necessità di procedere rapidamente all’adozione dei decreti.
"Ora è possibile accelerare la realizzazione di 58 opere importanti per lo sviluppo del nostro Paese, attese da molto tempo da cittadini e imprese - commenta Giovannini - Procederemo subito con il perfezionamento dell’iter del Dpcm affinché i commissari possano avviare il proprio lavoro. Ne beneficerà tutto il Paese e in particolare il Mezzogiorno, dove è prevista la quota maggiore di investimento. L’avvio delle attività fornirà anche uno stimolo all’occupazione e alla ripresa economica, consentendo uno spostamento del traffico a favore del trasporto ferroviario, in linea con l’obiettivo di uno sviluppo più sostenibile sul piano ambientale, una migliore tutela delle risorse idriche, minacciate dalla crisi climatica, il rafforzamento dei nostri porti e il miglioramento dei servizi di pubblica sicurezza. Sarà richiesto un impegno straordinario dei commissari, delle imprese e, in particolare, di chi lavorerà nei cantieri". A questo proposito, il ministro richiama il protocollo sottoscritto con le parti sociali a dicembre 2020 che, in conformità con le norme del contratto nazionale, ottimizza i turni di lavoro, anche in squadre operanti sulle 24 ore e 7 giorni su 7, per rendere più veloci i cantieri delle infrastrutture commissariate e per favorire l’aumento di occupazione in condizioni di piena sicurezza.
Le opere commissariate e i finanziamenti già stanzati
Nel complesso le
opere soggette al commissariamento sono 14 infrastrutture stradali, 16
infrastrutture ferroviarie, una metropolitana (la metro linea C di Roma), 12
infrastrutture idriche, 3 infrastrutture portuali, 12 infrastrutture per
presidi di pubblica sicurezza. Le 58 opere hanno finanziamenti già disponibili
pari a circa 40 miliardi di euro, a fronte di un costo complessivo di 66,1
miliardi. Di questi, 26,9 miliardi sono destinati a infrastrutture localizzate
al Sud, 21,6 miliardi per interventi situati al Nord e 17,6 miliardi sono
indirizzati a opere nel Centro Italia.
46 miliardi di euro sono destinati alla realizzazione di opere
ferroviarie, 10,8 a infrastrutture stradali, 5,8 miliardi per il trasporto
rapido di massa, 1,7 miliardi per le infrastrutture portuali, 1,2 miliardi per
le opere idriche e 538 milioni per presidi di pubblica sicurezza.
I criteri di selezione
I criteri utilizzati per l'individuazione delle opere da realizzare con il commissariamento tengono conto della complessità progettuale o esecutiva, ma anche del loro impatto sul tessuto socioeconomico a livello nazionale, regionale e locale. Le infrastrutture da commissariare, previste nel Dpcm, sono in gran parte contenute nel documento di pianificazione strategica 'Italia Veloce', allegato al Documento di Economia e Finanza 2020, che ha definito un quadro di interventi strategici e prioritari per lo sviluppo del Paese. Alcune di queste opere sono anche inserite nella proposta del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
Le infrastrutture ferroviarie...
Tra le opere
ferroviarie, inserite nel Dpcm che ha ricevuto il parere favorevole delle
Commissioni parlamentari, sono incluse: la tratta ad alta velocità/alta
capacità Brescia-Verona-Padova, il potenziamento della linea Venezia-Trieste,
il potenziamento con caratteristiche di alta velocità della direttrice
Salerno-Reggio Calabria e della direttrice
Taranto-Metaponto-Potenza-Battipaglia, la realizzazione dell'asse ad alta
velocità/alta capacità Palermo-Catania-Messina, il ripristino della linea
Palermo-Trapani (via Milo), la chiusura dell'anello ferroviario di Roma, il
completamento del raddoppio dell'asse ferroviario pontremolese, la
realizzazione di opere sulla tratta ferroviaria Napoli-Bari, mentre
l’intervento per il trasporto rapido di massa riguarda la Metro C di Roma.
... e quelle stradali
Tra le infrastrutture stradali, interventi sono previsti per il potenziamento della statale 106 Ionica, della strada statale Salaria, della statale 17 dell'Appennino abruzzese e appulo-sannitico, della statale garganica e della E 78 Grosseto-Fano. Le opere portuali riguardano la darsena Europa nel porto di Livorno, la nuova diga nel porto di Genova e il rilancio della cantieristica nel porto di Palermo. Per le infrastrutture idriche sono previsti interventi per la messa in sicurezza dell’Acquedotto del Peschiera (che serve l’Italia centrale e Roma) e di 10 dighe in Sardegna e Sicilia. Infine, sono previsti interventi in caserme e centri polifunzionali di pubblica sicurezza a Bologna, Catania, Milano, Napoli, Palermo, Reggio Calabria e Roma.