03/10/2022

Impegno ulteriormente rafforzato tra Coldiretti e FS

Tratte commerciali adatte a far viaggiare su ferro tonnellate di concimi che oggi viaggiano su gomma dal Centro Italia verso il Sud, individuare i prodotti agricoli più idonei al trasporto via treno dal Sud, Puglia e Sicilia soprattutto, verso i paesi europei come la Germania, per agevolare le attività di export delle eccellenze dell’agricoltura italiana. Sono alcuni dei gli ambiti di collaborazione che Giampiero StrisciuglioAD di Mercitalia Logistics, società capofila del Polo Logistica del Gruppo FS, ha ricordato intervenendo al Villaggio Coldiretti nella tappa di apertura di Milano, l’1 ottobre.



«Rendere più competitivo il settore del trasporto delle merci in Italia è un obiettivo che ci impone l’Europa»,  ha detto Strisciuglio. «Il nostro piano industriale prevede il raddoppio dei volumi di merci su ferro nei prossimi 10 anni. I progetti allo studio con Coldiretti mirano a favorire lo shift modale di alcune merci come i concimi sulle lunghe percorrenze e a mettere a disposizione le nostre infrastrutture di Gruppo e i terminal per le esigenze del comparto alimentare e agricolo e delle filiere distributive».

 


Ma gli ambiti di collaborazione si allargano ad altre società del gruppo. Oltre al trasporto delle merci ci sono progetti in corso, contenuti in un MoU che l’AD di gruppo Ferraris ha sottoscritto il 19 novembre 2021 con il presidente Ettore Prandini. L’obiettivo è di rafforzare il ruolo della ferrovia come infrastruttura logistica strumentale e funzionale allo sviluppo sostenibile della filiera agroalimentare italiana. Attraverso programmi innovativi sull’uso di sostanze ecologiche da bioeconomia circolare lungo i binari, attraverso la rigenerazione del patrimonio immobiliare per mercati contadini di Campagna Amica, oppure con l’utilizzo di terreni prossimi alle ferrovie e alle strade per impianti di produzione di energie rinnovabili.



Coldiretti FS confermano così il loro reciproco impegno per la tutela del suolo, per la sostenibilità integrale del modello di sviluppo in linea con gli obiettivi sostenibili dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e con le strategie europee green deal e farm to fork. E proprio nella direzione della tutela dei terreni agricoli e della capacità produttiva dell’agricoltura italiana, la cui strategicità è stata resa ancora più evidente dalla pandemia e dai nuovi equilibri mondiali prodotti dal conflitto in Ucraina, va il progetto di usare aree prossime alle infrastrutture ferroviarie e stradali per la produzione di energie rinnovabili e green come il fotovoltaico, quali alternative ai campi coltivati, o coltivabili. 

 

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