14/09/2018

Toninelli annuncia la creazione di un'Agenzia nazionale per la sicurezza delle infrastrutture

"A Genova abbiamo detto che saremmo tornati presto: domani sarò a Genova a ricordare la triste ricorrenza, ma non torno a mani vuote, torno con questo decreto per consentire l'intrapresa per il ripristino delle condizioni di vita delle popolazioni locali". Così si è espresso il premier Giuseppe Conti nella conferenza stampa che ha illustrato il decreto “urgenze" varato dal consiglio dei ministri. Quest'ultimo prevede – fra l’altro – per l’istituzione della Zona Logistica Semplificata per porto e retroporto di Genova, oltre a contenere misure ad hoc per far fronte alla tragedia del crollo di ponte Morandi e provvedimenti per la sicurezza delle infrastrutture e per i terremotati del Centro Italia e di Ischia,.
 

Previsti controlli a campione di strade, gallerie, ponti...
Dopo l’intervento del ministro per la Pubblica amministrazione Giulia Bongiorno, che ha illustrato le misure che verranno adottate per digitalizzare e rendere efficiente la PA (creazione di un “nucleo concretezza" e rivelazione biometrica delle presenze contro i furbetti del cartellino) è stata la volta del ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Danilo Toninelli, che ha annunciato l’istituzione dell'Agenzia nazionale per la sicurezza delle infrastrutture, grazie alla quale passare dalla logica dell'emergenza alla logica della prevenzione. Prevista l’assunzione di 250 giovani ingegneri che andranno su tutto il territorio nazionale a controllare lo stato di salute di strade, ponti, gallerie con verifiche a campione, obbligando i concessionari alla messa in sicurezza di quelle infrastrutture che sicure non sono. L'agenzia sarà un organo di ispezione e verifica: potrà costringere gli enti gestori a mettere in sicurezza le infrastrutture e, nel caso non lo facessero, potrà anche richiedere di bloccare la viabilità nelle zone a rischio. 


Archivio informatico nazionale e ausilio della tecnologia
"Intendiamo creare un archivio informatico nazionale per fotografare lo stato di salute delle nostre strade - ha detto Toninelli - enti, gestori, province, regioni, concessionari e lo stesso stato saranno obbligati a inserire tutte le informazioni perché di qui a breve sapremo come stanno le nostre infrastrutture". Questi dati si collegheranno con le nuove tecnologie che verranno applicate, obbligando i concessionari a installarle sulle strutture con criticità. Arriva quindi l'obbligo di applicare semplici sensori, che consentiranno il monitoraggio costante, sette giorni su sette, 24 ore su 24 delle nostre infrastrutture. In seguito alle segnalazioni su quali infrastrutture dovranno essere tenute sotto controllo, qualora i sensori ad esse applicati (e che dialogano con i satelliti) rileveranno un semplice spostamento millimetrico, attiveranno a un allarme blocco infrastruttura. 


Caro pedaggi addio?
Quanto al caro pedaggi, il ministro si è così espresso: "Le tariffe autostradali finora sono aumentate molto più dell'inflazione, perché non c'era un ente che andasse a definire i dati scientifici, sommati i quali ne derivava il costo di un pedaggio autostradale". Il decreto consentirà il controllo di concessioni e tariffe. In questo modo i costi dei pedaggi potranno anche calare. Soluzione quest'ultima che tutti i cittadini italiani si augurano, compresi gli operatori del mondo dei trasporti e della logistica, primi fruitori (spesso vessati) della mostra rete autostradale.


Per la visione integrale della conferenza stampa rimandiamo al sito RAI:
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