09/11/2015

Porto Marghera, al via il treno Venezia-Francoforte

È il più veloce, il più “verde" e il più efficiente servizio di collegamento tra l’Europa Centrale (Francoforte) e la Grecia, è l’unico interamente intermodale capace di coniugare il trasporto marittimo e ferroviario ed è, a tutti gli effetti, un ponte gettato a Venezia tra le economie e i mercati europei. Parte infatti oggi dal terminal Autostrade del Mare di Fusina (Porto Marghera, Venezia) il primo treno dal porto di Venezia per Francoforte per il trasporto di trailer (camion senza motrice) via Brennero fino ai mercati dell’Europa Centrale. Con questo nuovo servizio, i corridoi di trasporto trans-europei trovano, attraverso il "porto-corridoio Brennero-Venezia", la loro naturale prosecuzione nelle Autostrade del Mare e sfruttano il potenziale commerciale del Mediterraneo Orientale. La nuova catena logistica è stata attivata a tempo record, a soli 3 giorni dal collaudo del revamping della linea ferroviaria, con un primo treno lungo oltre 500 metri che porta 13 carri (per 26 trailer). 
Un servizio che si prevede possa già a breve raddoppiare l’attuale frequenza settimanale sfruttando la velocità di un collegamento che in soli 3 giorni è capace di consegnare le merci direttamente sui mercati di riferimento. Molte aziende europee e l’Unione Europea stessa sono infatti sempre più attente, non solo all’efficienza delle catene logistiche, ma anche alla componente ambientale, preferendo e incentivando l’uso di servizi ferroviari e di collegamenti multimodali per il trasporto delle merci all’interno dei paesi dell’Ue. 
Porto Marghera ricomincia così a sfruttare il patrimonio infrastrutturale di 135 chilometri di ferrovie, 40 chilometri di strade, 7 chilometri di fibra ottica, 12 chilometri di banchine operative accumulato in cento anni di storia e rimasto inutilizzato per decenni. Dopo un primo recupero dell’accessibilità nautica, grazie agli escavi dei canali portuali (fino a -11.50 metri) e in attesa della soluzione definitiva affidata alla piattaforma d'altura, dopo aver ritrovato accessibilità stradale e di navigazione interna fino a Mantova, Venezia ritrova oggi anche parte della sua accessibilità ferroviaria a livello internazionale, grazie al revamping della linea ferroviaria per Fusina inutilizzata dagli anni ’70 quando veniva adoperata per trasportare alluminio e bauxite. 
Il treno, organizzato e commercializzato dalle società Kombiverkehr e commissionato dalla società di autotrasporto greco-tedesca Thomaidis GmbH, raccoglie le merci a Francoforte e parte via Brennero il venerdì per Venezia (Fusina), dove scarica e ricarica le merci con destinazione Grecia. Da lì i trailer sono imbarcati su navi ro/ro del gruppo Grimaldi, il quale opera un servizio diretto, con frequenza trisettimanale, tra Venezia e Patrasso. Le due navi ro/ro impiegate dal gruppo partenopeo sulla linea hanno ciascuna una capacità di circa 220 trailer. Di ritorno, le merci provenienti dalla Grecia e sbarcate a Fusina dalle navi Grimaldi sono caricate, il sabato, sul treno con destinazione la Germania e da lì verso altre località nord europee. 
Il terminal di Fusina è il primo terminal italiano ideato per essere un’efficiente piattaforma logistica dove si incontrano e si interscambiano modalità differenti di trasporto. Supporta infatti il tradizionale traffico di veicoli e passeggeri in imbarco e sbarco da navi traghetto, ma integra in modo efficiente il trasporto di container, trailer, casse mobili da nave a treno e viceversa grazie alla presenza di 4 binari di lunghezza compresa tra 590 e 700 metri. Fusina diventa quindi l'approdo ideale per collegare i mercati del Nord e Centro Europa con quelli dei Paesi affacciati sul Mediterraneo.
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