12/12/2017

Convivenza camionisti e automobilisti, miti e realtà

In strada, come nella giungla, molto spesso vige la regola del più forte – e grande. Il rapporto tra mezzi leggeri (auto) e mezzi pesanti non è sempre facile: non sono rari i battibecchi (più o meno accesi) tra automobilisti e camionisti, ma non bisogna fare l’errore di cadere in stereotipi che non rappresentato più la realtà. DKV Euro Service (uno dei principali fornitori di servizi nel settore della logistica e dei trasporti) ha condotto in Italia un sondaggio sui camionisti per comprendere meglio il rapporto tra queste due categorie di guidatori, sfatando alcuni miti e confermandone altri. Dal sondaggio emerge che la figura del camionista non è più solo “ruvida" come nell’immaginario di una volta, ma i trucker vengono sempre più considerati promotori del rispetto del codice stradale, corretti con tutti i guidatori senza distinzione di “taglia" e disposti a condividere la strada anche con i più piccoli.

 
La versione dei camionisti...
Gran parte degli intervistati (48%) dimostra molto rispetto nei confronti dei più piccoli, dichiarando di prestare molta attenzione per evitare di causare incidenti, più pericolosi per le auto che per il camion. Il 23% si sentirebbe più sicuro se sulle strade ci fossero solo mezzi pesanti, mentre il 12% ne ignora proprio l’esistenza. La maggioranza dei camionisti (59%) pensa che gli automobilisti siano spesso irrispettosi nei confronti di chi al volante ci lavora, ma un buon 29% ritiene che la convivenza si difficile ma comunque gestibile con il rispetto delle regole da parte di tutti. Solo il 6% vede questa convivenza “obbligata". 


... e quella degli automobilisti
E come si sentono invece considerati da chi guida le auto? Il 52% si sente considerato ancora come un energumeno maleducato e primitivo, il 35% crede di intimorire per via della stazza del mezzo, mentre solo il 10% pensa che gli automobilisti abbiano rispetto per chi fa un lavoro così duro. DKV ha chiesto ai trucker quale sia la prima cosa che viene in mente allo “sfanalare" di un’auto: il 42% pensa subito che sia una segnalazione di anomalia del camion, il 22% a una lamentela, mentre il 20% si fa autocritica cercando di capire se ha compiuto una scorrettezza senza volerlo. Solo il 16% resta fedele allo stereotipo, rimandando il confronto (più o meno animato) al successivo autogrill. 

 
Benevoli col gentil sesso
La smentita più grande al mito del camionista, invece, si ha quando si parla di gentil sesso: vero è che il 22% la segnala subito ai colleghi e il 20% le considera ancora un pericolo al volante, ma quasi la metà dei camionisti (48%) ritiene che guidino meglio di certi uomini.
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