28/11/2019

DHL affronta le nuove sfide del settore farmaceutico

Come si è evoluto lo scenario del retail farmacia, delle relazioni di filiera e del canale e-commerce a due anni dall’approvazione della Legge sulla Concorrenza n.124/2017? A queste domande si è cercato di dare una risposta durante il 9° DHL Supply Chain Life & Healthcare Annual Day, svoltosi a Milano presso la Fondazione Feltrinelli.



All’evento è stata presentata la ricerca realizzata da Focus Management per DHL Supply Chain che ha evidenziato come a due anni dall’entrata in vigore del DDL Concorrenza, se da una parte si sia verificato un ammodernamento dell’impianto normativo italiano, dall’altra la risposta del mercato farmaceutico sia stata molto lenta a dispetto delle attese. 



Discorso diverso per quanto riguarda la proiezione a medio-lungo termine dove, nell’arco di 3-5 anni si assisterà, secondo le stime, a una maggiore selettività da parte dei network all’interno delle farmacie, a un aumento della specializzazione delle farmacie indipendenti e a una crescita delle catene con gestione affidata a fondi di investimento. L’evoluzione del sistema farmaceutico porterà maggiori sfide per la supply chain derivanti soprattutto dall’aumento dell’incidenza dei Transfer Order – più farmacie in rete, quindi maggiore diffusione dei TO – e da una maggiore attenzione a ciò che riguarda il tracking delle consegne in termini di monitoraggio, puntualità, qualità e importanza dei servizi al paziente.  



La ricerca ha affrontato anche l’evoluzione nel campo dell’e-commerce, settore ormai consolidato in molte altre realtà e che dovrà essere presidiato dal retail farmaceutico per non perdere importanti opportunità di business che si potranno verificare anche a fronte di un adeguamento normativo sulle restrizioni legate alla vendita dei farmaci. 



“I clienti chiedono oggi che la logistica porti loro valore e contribuisca a realizzare il proprio progetto competitivo attraverso la qualità dei servizi, aumentando la velocità dei flussi fisici e l’ampiezza delle informazioni - afferma Antonio Lombardo, presidente e amministratore delegato di DHL Supply Chain Italy –. Per poter essere leader nel nostro settore bisogna giocare d’anticipo e prevedere le esigenze future del cliente. La supply chain vive oggi un periodo entusiasmante di rapida evoluzione e il nostro Gruppo sta investendo moltissimo per poter affrontare in modo propositivo un mercato in costante trasformazione.



Un momento del 9° DHL Supply Chain Life & Healthcare Annual Day


Una nuova affascinante spinta al cambiamento nella proposta di servizi per il Life Sciences & Healtcare nasce dai recenti sviluppi nel campo del digital health, ma anche in quello della terapia personalizzata genica e cellulare. Durante l’evento si è affrontato anche il tema del settore biotech proprio attraverso un focus sulle nuove terapie avanzate e sul loro ruolo nel miglioramento la durata e la qualità della vita delle persone affette da malattie gravi oggi senza una prospettiva di cura concreta. 



“Il biotech in Italia è un settore in continua crescita con un aumento, nel corso dell’ultimo decennio, del numero delle imprese attive nel campo della biotecnologia (+35%) - afferma il Riccardo Palmisano presidente Assobiotec-Federchimica - Si tratta di un comparto ad altissima intensità di investimenti nel campo dell’innovazione e, negli ultimi 3 anni, il fatturato Biotech ha registrato un aumento del 16%, quasi il doppio di quello del comparto manufatturiero. Il settore ha bisogno di una logistica studiata ad hoc per poter affrontare efficacemente i problemi derivanti dalla necessità di trasportare terapie spesso prodotte a partire dalle cellule dei pazienti e, quindi, totalmente personalizzate. Le esigenze di questi prodotti, ma anche della “materia prima" da cui i prodotti vengono costruiti, sono del tutto peculiari e diverse da quelle dei farmaci tradizionali: bisogna trasportare cellule e prodotto finito in tutta Europa - e in tutto il mondo - in contenitori con temperature rigorosamente controllate e in tempi molto rigorosi, così come avviene già oggi per gli organi da trapiantare."

 

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