23/03/2021

Le linee strategiche di Giovannini per il ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili

Nella recente audizione alle Commissioni riunite di Ambiente e Trasporti della Camera, il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili Enrico Giovannini ha presentato le linee programmatiche sull'attività del ministero. Nel testo dell’intervento (che alleghiamo) sono contenuti anche riferimenti alla strategia che ispira le proposte del Mims per il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr).

 

 

Giovannini indica fra l’altro interventi trasversali per le sue linee di azione più specifiche, ovvero l’impegno per la semplificazione delle procedure amministrative che presiedono alle diverse fasi di definizione, progettazione e attuazione delle infrastrutture, nell’ottica di accelerare la realizzazione dei cantieri senza incidere su legalità, concorrenza e trasparenza delle scelte di fronte ai cittadini e alle imprese.

 

 

Urge anche la costruzione di un sistema informativo integrato e trasparente, riguardante tutte le fasi della realizzazione delle infrastrutture e il funzionamento dei sistemi di rete, al fine di anticipare criticità, valutare lo stato dei progetti e favorire il coinvolgimento della società civile nei processi decisionali e attuativi.


 

Sostenibilità e resilienza delle infrastrutture e dei sistemi a rete sono centrali nella strategia del Pnrr. Questo comporta un investimento senza precedenti per modalità di trazione innovative nel trasporto passeggeri, basate sulla sperimentazione dell’uso rinnovamento del parco rotabile con l’acquisto di nuovi treni, per i quali si prevede la sostituzione delle locomotive diesel, laddove ancora presenti, con treni elettrici o, in realtà specifiche, a idrogeno, nonché della flotta navale e delle infrastrutture per il trasporto ferroviario delle merci per favorire lo shift modale e l’elettrificazione di nodi e raccordi.





Prevista la realizzazione del piano nazionale cold ironing per l’elettrificazione delle banchine nonché il piano Green ports per l’efficientamento energetico e la gestione dei rifiuti nei porti. E ancora si procederà alla digitalizzazione delle infrastrutture, attraverso il monitoraggio tecnologico di ponti e viadotti stradali della rete nazionale; alla digitalizzazione del sistema di controllo dello spazio aereo a cura dell’ENAV. In tema di logistica sostenibile si punterà alla creazione di piattaforme di dialogo e di intelligenza artificiale.

 

 

Da segnalare ancora il progetto Brenner Digital Green Corridor per la riduzione delle emissioni di CO2, grazie alla produzione di idrogeno da energie rinnovabili, nonché il Sistema ERTMS, per la gestione, controllo e protezione del traffico ferroviario e relativo segnalamento a bordo.

 

 

Il Mezzogiorno costituisce una priorità per l’azione del Governo: quindi, il PNRR prevede che  il 47% dei  fondi  sia  destinato a  progetti a  favore  di  questa  area territoriale. Se si considerano solo le risorse aggiuntive (al netto, quindi, di quelle già finanziate a legislazione vigente), la percentuale destinata al Mezzogiorno sale al 58%. In particolare per quanto riguarda la portualità del  Sud, questa verrà  sviluppata con  particolare  attenzione  alla  connettività terrestre  dei  porti e coerentemente con l’implementazione della “cura del ferro" individuata dal Piano Strategico Nazionale della Portualità e della Logistica in ottica di sostenibilità ambientale. Per il progetto Porti d’Italia, sono previsti oltre 3,3 miliardi di euro, di cui 1,5 miliardi destinati alla portualità meridionale.

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