19/09/2018

PIENA VICINANZA DI THE INTERNATIONAL PROPELLER CLUB A GENOVA

Erano presenti circa 50 soci, rappresentativi del mondo delle spedizioni e della logistica milanese e lombarda, all'incontro conviviale di The International Propeller Port of Milan dal titolo “La situazione di Genova dopo il crollo del ponte Morandi. Un confronto sulle strategie e le azioni a tutela della competitività del primo porto italiano"


Chi c'era all'incontro
Moderati dal presidente di The International Propeller Club Port of Milano Riccardo Fuochi si sono alternati come relatori Alberto Banchero, presidente di Assagenti Genova, Alessandro Pitto e Giampaolo Botta. rispettivamente presidente e direttore di Spediporto Genova, e Paolo Emilio Signorini, presidente dell'Autorità di Sistema portuale del Mar Ligure Occidentale. Dalla platea sono intervenuti Betti Schiavoni, presidente Alsea e Roberto Alberti, presidente Fedespedi. 


Fuochi (The International Propeller Club)
piena vicinanza a Genova e al suo porto 
“Abbiamo organizzato questa serata per ribadire che Milano vuole essere solidale con la comunità portuale genovese - ha detto Fuochi - Ci faremo promotori di attività di sensibilizzazione costanti sulla situazione dello scalo di Genova, auspicando che le azioni necessarie per la tutela dello porto vengano realizzate celermente. Speriamo, inoltre, che da questa tragedia possa nascere un nuovo approccio e ragionare in modo strategico sulle misure a favore dell'intera portualità e delle infrastrutture italiane, la competizione è infatti molto serrata e all’estero si realizzano opere importanti in tempi rapidi che consentono ai nostri concorrenti di sottrarre quote di traffico al nostro Paese". 


Pitto (Spediporto): 
fare arrivare informazioni chiare e corrette sulla reale situazione
"Questa serata e l’opportunità creata da Propeller Club Port of Milano vanno oltre il mero aspetto conviviale - ha aggiunto Alessandro Pitto, presidente di Spediporto - Uno degli aspetti più importanti in questo momento è fare arrivare informazioni chiare e corrette sul reale stato della situazione a Genova. Non vi è dubbio che essa sia complessa, resa al momento ancora più critica dalla momentanea impossibilità di utilizzare la ferrovia sommergibile, ma qualcosa si sta concretizzando. Oggi verrà inaugurata la nuova strada del Papa, che ha certamente contributo a ottimizzare il flusso camionistico da e per il bacino di Sampierdarena; verrà poco dopo inaugurata la strada 30 giugno che consentirà ai veicoli pesanti di arrivare da Sampierdarena a Bolzaneto tagliando molta strada. Da ultimo la ferrovia dovrebbe essere recuperata in 20 giorni dopo il dissequestro. Piccoli segnali di una città che non si arrende, ma guarda avanti con determinazione. A Voltri l'operatività è a pieno ritmo e a Sampierdarena riprenderà a breve. Certo i disagi non mancheranno, ma possiamo superarli mettendo tutti il giusto impegno". 


Banchero (Assagenti): 
tempi certi per la rimessa in funzione di viabilità e ferrovia
“Lombardia e Piemonte dipendono rispettivamente per il 65% e l’84% delle loro importazioni e esportazioni dai porti di Genova – ha detto Alberto Banchero, presidente Assagenti - la congestione della città è un problema italiano, nord italiano se vogliamo essere più precisi. I soli concorrenti dei nostri bacini oggi sono i porti del Northern range; perdere traffici a favore di questa area significa perdere entrate di Iva (4,4 miliardi l’anno) e competitività a livello di sistema industria. L’Italia è la seconda area manifatturiera in Europa dopo la Germania. La logistica tedesca favorirà sempre la propria manifattura a discapito di quella italiana. Siamo in una situazione di oggettiva difficoltà, ma se le istituzioni locali e nazionali saranno in grado a brevissimo di darci tempi certi sulla rimessa in funzione della viabilità e della ferrovia, come già sta succedendo almeno dal lato ferroviario, saremo in grado di rassicurare il mercato dando alle aziende la possibilità di pianificare la loro logistica. Se si può pianificare, si può scongiurare la perdita di competitività". 


Signorini (Autorità portuale): 
consolidare l'alleanza con il sistema produttivo del nord-ovest
"Con questa serata milanese vogliamo consolidare ulteriormente l'alleanza con il sistema produttivo del nord-ovest che è il principale punto di origine e destinazione delle merci del nostro porto - ha detto il presidente dell'Autorità portuale Paolo Emilio Signorini - Auspichiamo che accanto alle già positive misure previste dal Decreto Genova (destinazione del 3% dell'Iva prodotta dal porto di Genova, una zona logistica semplificata che comprende tutti gli interporti serviti da Genova e lo sviluppo di sistemi informatici a supporto delle procedure portuali) possano essere previste azioni a sostegno delle categorie più penalizzate, in primis quella dell'autotrasporto, e dell'ultimo miglio". 


Schiavoni (Alsea) e Alberti (Fedespedi):
misure speciali per lo scalo genovese
“Per noi operatori lombardi è importante quanto sostenuto dai colleghi genovesi e cioè che a livello politico nazionale e locale arrivino risposte chiare e tempistiche sicure - ha affermato il presidente di Alsea Betti Schiavoni - A oggi non abbiamo rilevato disservizi o disagi e non posso che confermare come il porto di Genova sia vitale per le merci italiane. Dobbiamo essere coesi e uniti per far capire alle Istituzioni nazionali, ma anche lombarde l’importanza di misure speciali per lo scalo". Posizione, questa, condivisa anche da Roberto Alberti, presidente di Fedespedi che ha rivolto “un grande plauso alla comunità genovese per la compattezza dimostrata nell’affrontare la situazione e apportare misure di emergenza per garantire l’operatività del porto. Ora è fondamentale evitare aumenti di costi sulle merci che metterebbero in difficoltà l’intera economia italiana".  


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