A Trieste si è compiuto un passo avanti per la comunicazione del futuro nel settore della logistica e dei trasporti. È stato siglato nel capoluogo giuliano un accordo innovativo, unico in Italia, in tema di comunicazione quantistica. Ne sono promotori il porto di Trieste con la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA), l’Università degli Studi di Trieste, l’Area di Ricerca Scientifica e Tecnologica di Trieste – Area Science Park e il Consiglio Nazionale delle Ricerche – CNR.
Utilizzare le proprietà quantistiche per codificare e proteggere dati e comunicazioni in modo assolutamente inviolabile, tramite la cosiddetta crittografia quantistica è una delle sfide in campo scientifico e tecnologico che avrà maggiore impatto politico e sociale nel nostro futuro. Tutti i Paesi avanzati studiano, infatti, come rendere sicure le proprie comunicazioni, sia terrestri che satellitari, perché saranno sempre più pervasive ed esposte a cyber attacchi.
Tale quadro di riferimento, tanto più denso di criticità e rischi in un contesto geopolitico assai problematico, ha spinto l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale a guardare con particolare interesse a possibili processi di sperimentazione di queste nuove tecnologie nei settori dei trasporti e della logistica.
Partendo dalla premessa che il Friuli Venezia Giulia è una Regione in cui coesistono centri di eccellenza nel settore della ricerca scientifica con solide collaborazioni internazionali, unitamente a uno dei maggiori hub logistici su scala europea come il porto di Trieste, è stato naturale per l’Autorità di Sistema Portuale attivare un dialogo con le principali Istituzioni di settore. Finalità quella di promuovere nuove iniziative congiunte di studio delle basi teoriche e sperimentali e di applicazione della comunicazione quantistica nel settore dei trasporti e della logistica portuali.
Il frutto di questa nuova collaborazione trova applicazione in una convenzione quadro che l’Autorità di Sistema Portuale ha sottoscritto presso la sede della Torre del Lloyd, insieme alla Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA), l’Università degli Studi di Trieste, l’Area di Ricerca Scientifica e Tecnologica di Trieste – Area Science Park e il Consiglio Nazionale delle Ricerche – CNR. Questo primo passo costituisce il nucleo di un “cluster" dedicato a tali attività di disseminazione informativa, ricerca, sviluppo tecnologico e test applicativi il cui obiettivo è aprirsi quanto più possibile alla partecipazione di ulteriori soggetti interessati, pubblici e privati, nei settori della R&S&I e del trasporto e della logistica internazionali, con potenziali ricadute anche sul piano delle attività produttive.
L’accordo prevede, in particolare, la possibilità di creare partenariati ad hoc per lo sviluppo e l’implementazione di progetti pilota su catene logistiche selezionate di interesse per il sistema portuale dell’Adriatico Orientale. Va rilevato che la comunicazione quantistica rappresenta una modalità avanzata per favorire la trasmissione di informazioni e dati in maniera intrinsecamente sicura. Due copie della stessa chiave vengono generate a distanza, mediante lo scambio di singoli fotoni tra i due punti terminali della comunicazione. Se un hacker, ad esempio, tenta di intromettersi nel processo di creazione della chiave per copiarla, inevitabilmente modifica il processo stesso. Questa modifica viene rivelata in tempo reale e il protocollo di distribuzione delle chiavi viene immediatamente interrotto, fino al ripristino della sicurezza nel canale di comunicazione.
Si tratta dunque di una tecnologia estremamente promettente grazie ad altissimi livelli di sicurezza che può trovare applicazione sia attraverso la fibra ottica, che lo spazio. Ed è proprio l’estrema rilevanza di soluzioni in grado di permettere lo scambio di dati in modo intrinsecamente protetto a diventare di importanza primaria anche per il funzionamento delle catene logistiche.
Su questo punto il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale Zeno D’Agostino sottolinea “Oggi il porto è un sistema totalmente digitale e abbiamo bisogno di sicurezza dei dati. Da Trieste passano merci, treni e informazioni sensibili verso l’Europa e il resto del mondo. La comunicazione quantistica è lo strumento ideale, anzi è il futuro per questo tipo di sicurezza. Inoltre c'è un ruolo nuovo che vogliamo dare al porto, quello di hub tecnologico, dove la gestione dati, sia in termini di cavi sottomarini che di gestione di stock di grandi quantità di informazioni, è uno degli obiettivi a cui stiamo lavorando; la presenza a Trieste di importanti centri di ricerca non fa che favorire questo nostro approccio".