06/10/2015

Macchine e attrezzature per costruzioni, a 950 milioni il saldo positivo dell’import-export

Il commercio estero del settore delle macchine e attrezzature per le costruzioni tiene nei primi sei mesi del 2015 e conferma un saldo positivo per l’industria italiana di 950,8 milioni di euro, in sostanziale tenuta (+0,1%) sullo stesso periodo dell’anno precedente. Le esportazioni di macchine e attrezzature per movimento terra, di macchine stradali, di quelle per calcestruzzo, di gru a torre, di macchine per la preparazione degli inerti e dei quelle per la perforazione sono ammontate, nel periodo gennaio-giugno, a un miliardo e 242 milioni di euro in crescita del 5,9% rispetto ai primi sei mesi del 2014. L’import è stato di 291,6 milioni di euro in crescita del 31,1% sempre sullo stesso periodo di un anno prima. In caduta verticale, meno 63,3%, le vendite in Russia, dopo le sanzioni per la crisi ucraina e la svalutazione del rublo.

Sono i primi dati diffusi dall’Osservatorio SaMoTer-Veronafiere sul mercato del “construction equipment" realizzato in collaborazione con Prometeia. La società di Bologna ‒ specializzata in servizi di consulenza, software e ricerca economica, con oltre 500 professionisti in 5 Paesi nel mondo ‒ ai primi di settembre ha sottoscritto con Veronafiere un accordo triennale finalizzato a fornire agli stakeholders (espositori, operatori, visitatori etc.) di SaMoTer, fiera internazionale di riferimento del settore, la cui prossima edizione si terrà a Verona dal 22 al 25 febbraio 2017, degli strumenti di analisi degli scenari attuali e futuri relativi al comparto. L’Osservatorio, realizzato anche grazie al contributo informativo di Unacea, l’Unione Nazionale Aziende Construction Equipment & Attachments per quanto riguarda i dati relativi alle macchine movimento terra, accredita sempre più SaMoTer anche come punto di riferimento informativo e di market intelligence sui mercati. L’accordo tra SaMoTer-Veronafiere e Prometeia, che verrà presentato nei dettagli nelle prossime settimane, fornirà informazioni su tre livelli: un monitor sul commercio estero con aggiornamenti mensili dei flussi di import export; un monitor edilizia con aggiornamenti trimestrali sull’andamento del mercato delle costruzioni in Italia; un report annuale di aggiornamento sul mercato mondiale delle macchine movimento terra.

ANDAMENTO DEI COMPARTI: L’andamento sui mercati mondiali dei sei comparti caratterizzanti SaMoTer (www.samoter.com) hanno avuto trend diversi. In particolare, le esportazioni di macchine e attrezzature per movimento terra sono cresciute tra gennaio e giugno dell’8,3% sullo stesso periodo del 2014, toccando il valore di 524,2 milioni, mentre l’import è balzato del 38,1% a 208,7 milioni. Performance a doppia cifra per l’export delle macchine stradali con un incremento del 14,7% a 60,6 milioni di euro. L’import ha segnato un +11,2% a nove milioni. Leggera flessione delle macchine per calcestruzzo: le vendite all’estero hanno ceduto il 3,3% a 163,8 milioni; più pesante la caduta dell’import che ha ceduto il 24,4% a 4,1 milioni di euro sempre nel periodo gennaio-giugno 2015. Importante segno positivo delle gru a torre con 110,4 milioni di euro di vendite all’estero, in crescita del 28%; andamento analogo per l’import che però si ferma a 11,8 milioni in crescita del 250,6%. Flessione del 2,1% dell’export delle macchine per la preparazione degli inerti che tocca i 217,7 milioni, mentre l’import aumenta del 26% a 49 milioni. Le macchine per la perforazione, infine, vedono le vendite all’estero salire del 4,9% a 165,8 milioni, mentre gli acquisti oltreconfine scivolano del 42,3% a 9 milioni di euro, sempre nei primi sei mesi dell’anno rispetto allo stesso periodo del 2014.

AREE GEOGRAFICHE: L’Europa occidentale si conferma uno dei mercati di riferimento per le macchine per costruzioni di alcuni dei sei comparti caratteristici di SaMoTer, in crescita del 6,9% a 466,5 milioni nei primi sei mesi dell’anno sullo stesso periodo del 2014. Crollo verticale delle vendite in Russia che da oltre 81 milioni scendono a 29,7 da gennaio a giugno, con un meno 63,3% sull’anno prima: è l’effetto delle sanzioni per la crisi ucraina e la svalutazione del rublo. Buoni incrementi di vendite in Medio Oriente con 117,7 milioni di euro e un più 13,8%, in Asia con 123,9 milioni (+39,6%), in Nord America con 115,7 milioni (+31,5%) e Africa che con un +7,4% a 152,2 milioni si conferma la seconda area regionale per valore dell’export italiano. Bene anche la crescita dell’Oceania con un +9,2% a 23,5 milioni. Stabili nei primi sei mesi dell’anno rispetto allo stesso periodo del 2014 le esportazioni in Turchia e in Europa centro orientale a 138,3 milioni di euro e in America centro meridionale a 72,1 milioni (+0,9%). Gli acquisti dall’estero, sempre tra gennaio e giugno, dall’Europa occidentale sono aumentati del 30,2% a 222,2 milioni, del 36,6% a 31,4 milioni dall’Asia, del 10,2% a 18,3 milioni dal Nord America, dell’84,9% a 16 milioni da Europa centro orientale e Turchia, mentre mantengono piccole quote gli altri Paesi dell’Europa, l’America centro meridionale e l’Oceania. Scende del 44,5% l’Africa a 1,1 milioni, mentre si azzerano praticamente gli acquisti dalla Russia.
In allegato la tabella con i dati di import/export per comparto e area geografica di destinazione.

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