29/01/2016

Ecco quanto spendono gli italiani in medicinali

Disponibile il rapporto dell'Osservatorio nazionale sull’impiego dei medicinali (a cura dell'Agenzia Italiana del Farmaco) relativo all'utilizzo dei farmaci a livello nazionale e regionale per il periodo gennaio-settembre 2015. Lo scenario descritto deriva dalla lettura delle informazioni raccolte attraverso diversi flussi informativi, consentendo la ricomposizione dei consumi e dell’assistenza farmaceutica in Italia. In particolare, quest'ultima edizione, oltre ad analizzare i dati relativi ai farmaci erogati in regime di assistenza convenzionata, presenta i dati relativi ai medicinali utilizzati dai pazienti a fronte della loro dispensazione in distribuzione diretta e per conto o nel contesto dell’assistenza ospedaliera; un approfondimento è dedicato anche all’analisi dell’acquisto di medicinali da parte delle strutture sanitarie pubbliche (ASL, aziende ospedaliere, policlinici universitari, ecc.). 


Per i farmaci spesi in tutto a livello nazionale 21,3 miliardi di euro, di cui il 76,5% rimborsato dal SSN
Nei primi nove mesi del 2015 la spesa farmaceutica nazionale totale (pubblica e privata) è stata pari a 21,3 miliardi di euro, di cui il 76,5% è stato rimborsato dal SSN. La spesa farmaceutica territoriale pubblica è stata pari a 9.727 milioni di euro (circa 159 euro pro capite), con un aumento del +9,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Tale aumento è dovuto principalmente alla crescita del +37,4% della spesa per medicinali di classe A erogati in distribuzione diretta e per conto e a un lieve decremento della spesa farmaceutica convenzionata netta -0,9%. I consumi in regime di assistenza convenzionale presentano differenti andamenti rispetto al 2014 in termini di numero di ricette e confezioni; infatti mentre le prime diminuiscono per effetto anche della ricetta dematerializzata del -2,2%, le confezioni registrano un lieve aumento rispetto allo scorso anno (+0,1%); in media ogni giorno sono state utilizzate 1.041,1 dosi ogni mille abitanti in aumento (+0,5%) rispetto all’anno precedente e sono state dispensate 851 milioni di confezioni (circa 14 confezioni per abitante). 


Cresce la compartecipazione a carico dei cittadini
Nel 2015 l’incidenza della compartecipazione a carico del cittadino (comprensiva del ticket per confezione e della quota a carico del cittadino eccedente il prezzo di riferimento sui medicinali a brevetto scaduto) sulla spesa convenzionata lorda mostra un leggero aumento pari al 13,9% rispetto al 13,3% registrato nel 2014. L’ammontare complessivo della spesa per compartecipazioni a carico del cittadino sui medicinali di classe A è risultata pari a 1.136 milioni di euro, in aumento, anche se contenuto, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente del +1,4%. Resta costante la riduzione del ticket fisso per ricetta (-2,4%), mentre si è evidenziato un incremento della quota a carico del cittadino eccedente il prezzo di riferimento per i medicinali a brevetto scaduto (+3,5%), sebbene più contenuto rispetto allo scorso anno. L’incidenza percentuale della quota a carico del cittadino eccedente il prezzo di riferimento per i medicinali a brevetto scaduto è pari al 64,7% con un valore di spesa pari a 735 milioni di euro, mentre il ticket per confezione, ha pesato per il 35,3%, con un valore di spesa di 401 milioni di euro. 


In aumento di quasi il 22% la spesa per farmaci da parte delle strutture sanitarie
Da gennaio a settembre 2015 la spesa per i medicinali acquistati dalle strutture sanitarie pubbliche è stata pari a 133,1 euro pro capite, in crescita del +21,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente; in controtendenza le dosi giornaliere per mille abitanti, che sono state pari a 151,5, sono diminuite del -0,8 % rispetto allo scorso anno. Le principali componenti della diminuzione del -0,6% della spesa farmaceutica convenzionata (effetto quantità, prezzi e mix) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, hanno evidenziato un aumento dei medicinali prescritti (+0,5% in termini di dosi-definite-giornaliere, i.e. DDD), una lieve diminuzione dei prezzi (-1,7%) e, infine, un lieve spostamento dei consumi da specialità medicinali meno costose verso quelle più costose (effetto mix positivo: +0,6%). 


Medicine per la cura dell'apparato cardiovascolare sempre sul podio
Nell’ambito dell’assistenza farmaceutica convenzionata, la categoria terapeutica dei farmaci dell’apparato cardiovascolare rappresenta la prima sia in termini di spesa (41,8 euro pro capite), sia in termini di dosi medie prescritte (467,4 dosi ogni 1000 abitanti al giorno, di seguito DDD/1000 ab die), seguita dalla categoria dei farmaci dell’apparato gastrointestinale e metabolismo, con una spesa pro capite di 24,9 euro e 152,7 DDD/1000 ab die. Nell’ambito dell’assistenza farmaceutica erogata dalle strutture sanitarie pubbliche, la categoria terapeutica dei farmaci antineoplastici ed immunomodulatori rappresenta la prima a maggiore incidenza in termini di spesa con 49,1 euro pro capite e la sesta in termini di dosi medie prescritte (9,3 DDD/1000 ab die), seguita dai farmaci antimicrobici per uso sistemico, con una spesa pro capite di 37,7 euro, rappresentanti la settima categoria in termini di dosi medie prescritte (6,2 DDD/1000 ab die). 


Ruolo primario dei farmaci a brevetto scaduto
I farmaci a brevetto scaduto rappresentano il 53,7% della spesa convenzionata e il 2,2% della spesa per i farmaci acquistati dalle strutture sanitarie pubbliche, costituendo complessivamente il 21,6% della spesa farmaceutica SSN. Il consumo dei farmaci a brevetto scaduto rappresenta il 70,0% del consumo SSN e, nel dettaglio, il 76,0% dei consumi in regime di assistenza convenzionata e il 27,0% dei consumi dei farmaci acquistati dalle strutture sanitarie pubbliche. 


La distribuzione diretta e per conto ha generato 5,3 miliardi di euro
Nei primi nove mesi del 2015 la spesa per i farmaci erogati attraverso la distribuzione diretta e per conto è stata pari a 5,3 miliardi di euro, a sua volta composta per 4,3 miliardi di euro dalla spesa diretta in senso stretto (per ogni classe di rimborsabilità) e per 993 milioni di euro dai medicinali erogati in distribuzione per conto. La spesa è costituita per il 61,7% dai farmaci di classe A, per il 37,5% dai farmaci di classe H e per il rimanente 0,8% dai farmaci di classe C. 


La spesa per i farmaci utilizzati in ambito ospedaliero è stata pari a 2,2 miliardi di euro
Infine, relativamente all’assistenza farmaceutica ospedaliera, le analisi pubblicate nel Rapporto hanno focalizzato l’attenzione esclusivamente sulla spesa. Tale scelta deriva da una rilevazione attraverso lo specifico flusso informativo delle unità posologiche dispensate, che è ancora in fase di completamento. La spesa per i farmaci utilizzati in ambito ospedaliero è stata pari a 2,2 miliardi di euro, per il 71,8% composta dai farmaci di classe H, per il 16,1% dai farmaci di classe C e per il restante 12,1% dai farmaci di classe A. I primi 30 principi attivi rappresentano il 51,7% della spesa e comprendono in prevalenza principi attivi che rientrano nella categoria degli antineoplastici. I primi tre principi attivi a maggiore spesa nei primi nove mesi del 2015, utilizzati in ambito ospedaliero, rimangono il trastuzumab (172,8 milioni di euro), il bevacizumab (125,8 milioni di euro) e il rituximab (109,0 milioni di euro). 


L'intero rapporto è scaricabile qui: http://www.agenziafarmaco.gov.it/


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