12/02/2013

A Ugo Lemorini, general manager di FM Logistic Italia

Di recente FM Logistic Italia ha ricevuto il premio "Il Logistico dell’anno" (assegnato da Assologistica, l'associazione che raggruppa gli operatori di logistica in conto terzi) per avere attivato per il cliente Kraft il progetto di generazione di codici QR univoci con cui per ogni documento di trasporto si hanno informazioni utili per vettore, cliente e costumer service. Abbiamo chiesto al general manager del 3PL, Ugo Lemorini, di fornirci chiarimenti su tale soluzione e i suoi possibili sviluppi, nonché di illustrarci il ruolo dell'IT in logistica e le peculiarità del mercato italiano in rapporto sempre al settore logistico,

Da chi è nata l’esigenza di elaborare la soluzione adottata con Kraft e perché? Pensate di estenderla ad altri clienti?

L'idea di utilizzare il  QR code per la gestione del track&trace è nata in collaborazione con Kraft Italia (ora Mondelez Italia), con il fine di dotare il supporto cartaceo di contenuti aggiuntivi che potessero agevolare il flusso di informazioni nella supply-chain fornitore-cliente. Questa soluzione è immediatamente estendibile a tutti i clienti FM, poiché si basa su software sviluppato internamente, integrato con le soluzioni Wms e Tms. la nostra intenzione e' di far diventare in tempi brevi (entro il 2014) il qr code uno strumento standard nell'offerta di servizi fm, ampliandone le funzionalita' fino alla creazione della pod (proof of delivery) in tempo reale.

Quanto incide la tecnologia per FM nel fornire un servizio da vero 3 o 4PL a un cliente?
IT e processi operativi sono strettamente connessi e determinano il successo dell'operatore logistico moderno. L'evoluzione della tecnologia informatica sta permettendo sviluppi sempre più veloci e specializzati per i differenti settori di attività. Nel settore dei beni di largo consumo (fmcg) la gestione dell'informazione ha da tempo assunto un valore pari o addirittura superiore al servizio logistico. Ritengo che la "nuova frontiera" per la nostra categoria sia la condivisione in "tempo reale" con tutti gli attori della catena logistica delle informazioni rilevanti per la filiera (stato dell'ordine, creazione Pod, monitoraggio, reverse logistic, ecc.).

FM è una realtà francese presente in una moltitudine di Paesi europei: quali sono – dal vostro punto di vista - le maggiori differenze logistiche tra il mercato italiano e quello francese?
il mercato francese e quello italiano sono entrambi mercati "maturi", ovvero a basso tasso di crescita ed elevato tasso di competitività. Le principali differenze sono nell'organizzazione distributiva delle aziende committenti e di conseguenza dell'organizzazione logistica a supporto del mercato della distribuzione. In Francia - a differenza dell'Italia - la grande distribuzione copre quasi il 100% dei volumi, con un'organizzazione logistica centralizzata (a livello di macro area geografica con una netta prevalenza dell'area intorno a Parigi). Di conseguenza la numerica dei punti di consegna è molto ridotta rispetto alla realtà italiana. Per fare un esempio, una grande azienda multinazionale di produzione fmcg con volumi comparabili nei 2 mercati, serve mediamente 200 pdc (punti di consegna) in Francia contro i 2.500-3.000 in Italia. questa maggior frammentazione del mercato italiano fa si che il costo logistico sia più sbilanciato verso la voce trasporti e il grado di complessità di tale attività sia notevolmente superiore in Italia. Per il resto delle attività (magazzinaggio, handling, copacking e trasporti internazionali) i due mercati sono invece molto assimilabili.

a cura di Ornella Giola

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